[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le etichette per il settore chimico forniscono informazioni chiare e trasparenti riguardo la pericolosità di un prodotto. Evidenziano i rischi a cui possono essere esposti i consumatori e indicano tutte le misure precauzionali per un corretto utilizzo, conservazione e smaltimento del prodotto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Regolamento CLP: la classificazione degli agenti chimici
L’etichettatura dei prodotti chimici è disciplinata dal Regolamento CE n. 1272/2008 (Classification, Labelling and Packaging). Entrato in vigore nell’Unione Europea il 20 gennaio 2009, ha introdotto un nuovo metodo di classificazione, etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.
Dal 2020 tutte le etichette delle aziende che producono prodotti classificati come pericolosi e che presentano rischi per la salute dovranno avere un codice a 16 cifre chiamato UFI (Identificatore unico di formula).
Oltre all’UFI, è necessario fornire anche informazioni riguardo la composizione della sostanza pericolosa, le informazioni tossicologiche, il colore, la categoria dei prodotti e la denominazione commerciale.
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Dove inserire il codice UFI
L’UFI è un codice collegato a un database centrale che riporta i rischi di sicurezza relativi a ogni miscela pericolosa.
Deve essere ben leggibile sull’etichetta preceduto dalla sigla “UFI”, vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo. Questi ultimi, caratterizzati da una cornice rossa, sostituiscono i simboli di pericolo arancioni.
Esistono nove diversi pittogrammi: 5 di pericolo fisico, 1 di pericolo ambientale e 3 di pericolo per la salute.
Quali sono le informazioni obbligatorie da riportare sull’etichetta?
In particolare, l’etichetta apposta su un imballaggio contenente una sostanza o una miscela definita come pericolosa deve riportare:
- nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;
- quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione;
- identificatori di prodotto;
- eventuali pittogrammi di pericolo;
- avvertenze, se ve ne sono;
- indicazioni di pericolo, se esistono;
- eventuali consigli di prudenza;
- se necessarie, informazioni supplementari.
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I termini modificati dal Regolamento CLP sono:
- Hazardous al posto di Dangerous in inglese, traducibili in italiano con Pericoloso;
- Miscele al posto di preparati;
- Frasi di precauzione invece di frasi di sicurezza;
- Frasi di pericolo al posto di frasi di rischio.
L’’etichetta, salvo diverse disposizioni, deve essere nella lingua ufficiale degli Stati membri. Può essere anche multilingue.[/vc_column_text][vc_column_text]Staf propone etichette adesive per prodotti chimici realizzate con tecniche di stampa come offset, serigrafia, flessografia e tecniche miste.
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